Rame gluconato: un alleato contro i virus respiratori

Autunno e inverno sono due stagioni in cui si verifica un calo delle temperature ambientali, con conseguente proliferazione di virus respiratori e sviluppo di patologie delle vie aeree quali influenza, raffreddore e bronchite.

Ad oggi le strategie preventive per i virus respiratori sono molteplici e si basano sull’utilizzo di prodotti a base di principi attivi con spiccata azione antivirale.

Tra questi il rame gluconato (sale di rame nella sua forma biodisponibile per via orale) risulta particolarmente utile come strategia preventiva e adiuvante la terapia per i virus respiratori e per le complicanze batteriche ad essi associate in quanto ha sia attività antivirale che attività antibatterica.

Rame – Cos’è e i suoi benefici

Il rame, un minerale essenziale, è naturalmente presente in alcuni alimenti ed è fondamentale nel nostro organismo per diversi processi fisiologici, ed in particolare:

  • È un cofattore per enzimi coinvolti nel metabolismo del ferro, nella sintesi del tessuto connettivo e nella sintesi dei neurotrasmettitori.
  • È coinvolto nel funzionamento del sistema immunitario. Diversi studi hanno scoperto che la carenza di rame si traduce in una risposta immunitaria indebolita negli esseri umani. Il rame funge da fattore importante per il corretto funzionamento dei linfociti B, dei linfociti T helper, dei linfociti natural killer (NK), dei neutrofili e dei macrofagi, che sono tutti cellule immunitarie essenziali.
  • È coinvolto nei sistemi di difesa dallo stress ossidativo, come l’enzima superossido dismutasi.

Oltre a queste proprietà il rame, sin dai tempi degli egizi e dell’antica Grecia, veniva utilizzato in medicina come agente antimicrobico. Difatti esso ha la capacità di uccidere virus e batteri mediante contatto diretto. Questo significa che se un batterio o un virus viene in contatto con un’adeguata concentrazione di rame, viene ucciso.

Nel 2008 l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti (EPA) ha riconosciuto il rame come il primo agente antimicrobico metallico, mettendo in evidenza come una superficie di rame è in grado di uccidere il 99,9% dei batteri patogeni entro 2 ore.

L’attività antivirale del rame è stata ben dimostrata da diversi studi. Ad esempio, uno studio compiuto da Noyce et al., ha messo in evidenza le proprietà antivirali del rame contro il virus dell’influenza A, inoculando particelle di virus su una superficie di rame. Si è visto che, dopo 6 ore, rimanevano pochissime particelle virali attive sulla superficie di rame.

Tali risultati sono stati confermati da un altro studio, compiuto da Borkow et al., che ha dimostrato che l’impregnazione con ossido di rame nelle mascherine facciali protettive delle vie respiratorie conferisce proprietà biocide contro il virus dell’influenza A umana e aviaria senza alterare le proprietà di barriera fisica della mascherina.

Lo studio ha evidenziato come, dopo soli 30 minuti, non vi fosse traccia di particelle virali infettive nelle mascherine contenenti ossido di rame, a differenza delle mascherine di controllo.

 

Il rame contro Covid-19

L’esatto meccanismo antivirale del rame non è ancora ben noto ma si pensa che esso sia in grado di degradare proteine e DNA virale mediante induzione di stress ossidativo e distruzione delle strutture virali.

In particolare, il rame sarebbe in grado di distruggere l’involucro esterno del virus (il capside), e il DNA virale, impedendo la replicazione e la diffusione del virus. Il rame può legarsi direttamente ai virus e danneggiare i capsidi per via fisica o interazioni chimiche causate dalla generazione di specie tossiche come, ad esempio, le specie reattive dell’ossigeno (ROS) potenti sostanze ossidanti.

Studi recenti compiuti sul virus Sars CoV2, hanno mostrato come il rame, nella sua forma di rame gluconato, attenua l’infezione da SARS-CoV-2 in vitro, con una riduzione del 71% del tasso di infezione cellulare.

Si è notato tuttavia che l’effetto antivirale del rame contro Sars Cov2 veniva inibito dall’albumina, il che fa presupporre che se si somministra rame per via sistemica, questo potrebbe non risultare efficace nel contrastare l’infezione.

Pertanto, si ipotizza che il gluconato di rame possa essere di beneficio nella somministrazione topica, ovvero direttamente a contatto con le mucose nasali, sottoforma ad esempio di gel nasale.

 

References

–  http://www.epa.gov/pesticides/factsheets/copper-alloy-products.htm

– Vincent M, Duval RE, Hartemann P, Engels-Deutsch M. Contact killing and antimicrobial properties of copper. J Appl Microbiol. 2018 May;124(5):1032-1046.

– Rodriguez K, Saunier F, Rigaill J, Audoux E, Botelho-Nevers E, Prier A, Dickerscheit Y, Pillet S, Pozzetto B, Bourlet T, Verhoeven PO. Evaluation of in vitro activity of copper gluconate against SARS-CoV-2 using confocal microscopy-based high content screening. J Trace Elem Med Biol. 2021 Dec;68:126818.

–  Govind V, Bharadwaj S, Sai Ganesh MR, Vishnu J, Shankar KV, Shankar B, Rajesh R. Antiviral properties of copper and its alloys to inactivate covid-19 virus: a review. Biometals. 2021 Dec;34(6):1217-1235.

–  Ermini ML, Voliani V. Antimicrobial Nano-Agents: The Copper Age. ACS Nano. 2021 Apr 27;15(4):6008-6029.

– Noyce, J.O., Michels, H. and Keevil, C.W. (2007) Inactivation of influenza A virus on copper versus stainless steel surfaces. Appl Environ Microbiol 73, 2748–2750.

– Borkow, G., Zhou, S.S., Page, T. and Gabbay, J. (2010) A novel anti-influenza copper oxide containing respiratory face mask. PLoS ONE 5, e11295.